Sanificazione quando è obbligatoria

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Le attività lavorative hanno ripreso ormai a pieno ritmo, ma ancora nulla sembra essere tornato come prima. Mascherine, igienizzazione delle mani e distanziamento sono le norme con cui ormai siamo abituati a convivere una volta fuori casa, ma titolari di aziende ed esercizi commerciali hanno una grande responsabilità nel tutelare la salute di dipendenti e clienti

Oltre ad una normale pulizia dei luoghi di lavoro deve essere garantita una sanificazione degli ambienti a norma di legge

Pulizia e sanificazione: le differenze

Il Ministero della Salute si è impegnato a fornire precise indicazioni su come lavorare in sicurezza, insistendo sulla necessità di una quotidiana e profonda pulizia degli spazi e degli strumenti di lavoro, accompagnata da una sanificazione periodica.

La pulizia con acqua, sapone e comuni detergenti rimuove infatti lo sporco visibile come grasso e polvere. Cosa diversa è la sanificazione, che prevede l’utilizzo di prodotti e attrezzature specifici per eliminare gli eventuali virus presenti sulle superfici.

La sanificazione arriva dopo una pulizia tradizionale e deve essere eseguita secondo le direttive presenti in diverse circolari ministeriali, come la circolare del Ministero della Salute del 20 febbraio 2020, il protocollo del 24 aprile 2020, di diversi Ministeri in accordo con le parti sociali e in ultimo Il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro”, redatto nell’aprile del 2021

Per la sanificazione ambientale degli ambienti lavorativi, i dossier ministeriali raccomandano l’utilizzo dell’ipoclorito di sodio diluito al 0,1%, ovvero una soluzione di acqua e candeggina. Per le superficie che possono essere danneggiate dalla candeggina è suggerito l’impiego dell’etanolo, il comune alcol etilico con una concentrazione al 75%.

Le superfici sulle quali la sanificazione deve essere più accurata sono quelle che vengono a contatto con un maggior numero di persone: maniglie, servizi igienici, tastiere dei pc o touch screen.

Sanificazione in caso di persone positivi al Covid-19

Se in un locale sono state presenti una o più persone risultate positive al Covid-19, i sistemi di sanificazione cambiano, procedendo secondo le direttive della circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020

È necessario procedere con una sanificazione straordinaria degli ambienti di lavoro. Per assicurare la decontaminazione è raccomandato l’utilizzo di ipoclorito di sodio 0,1%, dopo la pulizia, e per le superfici che potrebbero usurarsi, l’utilizzo di etanolo al 70% dopo la pulizia con un detergente neutro.

Durante le operazioni di pulizia con i prodotti chimici, deve essere assicurata la ventilazione degli ambienti. Tutto il processo di sanificazione deve essere eseguito da personale che indossa i Dispositivi di Protezione Individuale (mascherina FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile) e dovranno essere seguite misure per la rimozione in sicurezza dei DPI.

Al termine della sanificazione, i DPI dovranno essere trattati come materiale infetto e inviati ad aziende specializzate per il loro trattamento.

Un’operazione così delicata, e ricordiamolo obbligatoria, come la sanificazione dovrebbe essere sempre messa in atto da ditte professionali e certificate, come la GSC, affinché tutto sia svolto seguendo le norme di legge e rispettando la salute di tutte le persone coinvolte.

La ditta effettua servizi di sanificazione Roma, certificati per qualsiasi ambiente civile (case e appartamenti, uffici, condomini, negozi, ristoranti), ed industriale (capannoni, magazzini, ambienti di lavoro), anche contro Coronavirus-COVID-19. Questo tipo di interventi prevedono il rilascio finale della certificazione di avvenuta sanificazione.

 

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